Un particolare dell'opera

Dopo 180 anni ritorneranno insieme. Stiamo parlando degli apparati pittorici di quella che fu la chiesa di S. Mariano, molto probabilmente la prima chiesa parrocchiale di Albacina. Questa era dotata di pregevoli opere pittoriche quali un ciclo di undici affreschi di scuola fabrianese del '300-'400 ed una pala d'altare consistente in un trittico ligneo attribuito al "Maestro di Staffolo". Napoleone la privò dei benefici e non fu più possibile assicurare un'adeguata manutenzione. Nel 1838 l'edificio era ormai malridotto, e mons. Faldi nella visita pastorale ordinò di portare il trittico nella chiesa parrocchiale di S. Venanzio. Da questo momento le strade del "Trittico" e degli affreschi si dividono: entrambi avranno una storia rocambolesca. Venendo al periodo più recente, come ricorda l’appassionato di ricerche storiche don Leopoldo Paloni, nel 1941 ci si accorge che alcuni di questi affreschi erano stati erroneamente scambiati con altri che vengono rivendicati dal proprietario mentre gli originali sono irrimediabilmente deteriorati. Il 20 marzo del 1942 la Soprintendenza di Bologna consegna a quella di Urbino gli affreschi rimasti di S. Mariano. Erano quelli gli anni della guerra ed il problema era di salvaguardare le opere d'arte dalle razzie dei tedeschi e dai bombardamenti alleati. Non fu possibile quindi pensare al momento di individuare un luogo per collocare questi affreschi che rimasero perciò in deposito per 77 anni. “Recentemente sono riuscito a ricostruire la loro vicenda – sottolinea ancora don Leopoldo - e ho fatto fare richiesta alla Curia diocesana di riaverli ad Albacina. Le Belle Arti mi hanno risposto che la cosa è possibile se si individua un ambiente idoneo. Oggi la chiesa di S. Mariano non esiste più; ma è possibile ricostruire l'ambiente ed utilizzare quella stessa cappella nella chiesa parrocchiale di S. Venanzo che si voleva costruire vendendo il ‘Trittico’ collocando questo al centro e gli affreschi alle pareti laterali. La cosa si può fare. Dopo 180 anni due vecchie conoscenze si ritroverebbero e ritornerebbero insieme!”.