Cultura

La cultura fabrianese... in Portogallo

Si è tenuta a Braga in Portogallo nei giorni dall’1° al 5 luglio la XVI Conferenza annuale della Rete delle Città Creative Unesco. La Città di Fabriano, coordinatrice nazionale del network delle Città Creative italiane, ha partecipato con l’assessore alla Bellezza con delega Unesco Maura Nataloni, la quale è intervenuta sia nella sessione dedicata al cluster del Crafts and Folk Art dell’UCCN, che in quella dei Sindaci dove, unica città italiana, ha illustrato gli obiettivi di sviluppo di Fabriano Creativa nel segno della cultura. A Braga si sono riunite le 350 Città Creative presenti in 100 paesi del mondo, rappresentative dei sette settori creativi: artigianato e arte popolare, design, cinema, gastronomia, letteratura, arti mediatiche e musica. Al centro della discussione è stato il Manifesto di Braga, che sulla scia della strategia Unesco Mondiacult si pone l’obiettivo di fare della cultura un goal autonomo dell’Agenda Onu sullo sviluppo sostenibile post 2030. La Città di Fabriano, al termine dei lavori, ha sottoscritto insieme alle altre Città presenti, il Manifesto di Braga intitolato: “Un obiettivo Cultura per lo sviluppo sostenibile”. “È stata una esperienza molto importante - ha dichiarato l’assessore alla Bellezza Maura Nataloni - perché dai diversi incontri e sessioni di lavoro è chiaramente emerso come l’appartenenza ad Unesco e il riconoscimento di Città Creativa abbiano un impatto oggettivo sullo sviluppo delle città. Molto dipende da quel che ogni realtà è capace di mettere in atto, ma il solo far parte del network ha degli indubbi riflessi positivi. Ciò deve impegnarci ancora di più a credere e ad operare per sviluppare il filo della creatività in direzione dello sviluppo sostenibile. Appuntamenti come l’Annual Conference ci restituiscono ogni volta la visione d’insieme di come le tante città del cluster mondiale si stiano muovendo, perseguendo uno sviluppo a traino culturale. Un’esperienza, quindi, molto istruttiva e utile, anche per le relazioni e gli scambi che in queste occasioni si intrecciano”. La Città di Fabriano, presente anche in rappresentanza delle altre Città Creative Italiane, ha esposto i suoi obiettivi di sviluppo strettamente collegati ad una visione della cultura come rispetto della persona e della natura, promozione dei diritti, del dialogo e della pace. Ha poi sottolineato l’importanza del metodo della pianificazione strategica e della programmazione nell’ambito delle politiche di sviluppo urbano, di cui la cultura è il driver. E come questo metodo sia ancora più importante dopo gli shock che abbiamo subito (terremoto e Covid) e nell’incerta fase geopolitica attuale. Inoltre, sono state illustrate le esperienze come “Carta è Cultura” e i rapporti molto positivi che si stanno costruendo con Angoulême e altre città nel costruire la proposta di un Itinerario culturale europeo della carta, ad oggi assente. Oltre a questo, Fabriano ha presentato l’idea progetto di un hub nazionale e internazionale sulla storia e l’innovazione della carta, da realizzare presso le ex-Cartiere Miliani, un “progetto bandiera” a cui da tempo si guarda e rispetto al quale l’amministrazione comunale intende creare le condizioni perché si possa fare un primo passo avanti. Infine, è stata sottolineata l’importanza del ruolo delle piccole città per il presidio dei diritti di cittadinanza e la promozione di uno sviluppo sostenibile ed equo nelle aree marginali, come quelle interne e montane, nelle quali la cultura e i servizi costituiscono elementi fondamentali di un welfare rivolto in particolare alle giovani generazioni, altrimenti costrette soltanto ad abbandonare i luoghi. Da Braga viene, dunque, un messaggio forte che le Città Creative italiane continueranno a condividere prossimamente a Fabriano, in occasione della seconda edizione di “Carta è Cultura” in programma dal 19 al 22 settembre.