Cultura

Sanità: la verifica della verifica della notizia

Il paziente: la prima vittima della crisi sanitaria

Il paziente: la prima vittima della crisi sanitaria

Pochi giorni fa mi sono recato in ospedale e uno dei tanti medici che conosco mi ha riferito che sulla sanità, a Fabriano, sta succedendo quello che solitamente non avviene nella cronaca cittadina (non posso dargli torto): un eccesso di notizie difficili da controllare e che sono contraddittorie tra di loro. Si scatena la corsa all’intervento in favore del nosocomio che secondo il parere dei più starebbe arrivando al capolinea. La chiusura del Punto Nascita ha suscitato specialmente la reazione dei politici: il sindaco di Fabriano contro il Governatore delle Marche, il Governatore delle Marche contro il sindaco, l’opposizione contro il sindaco e il Governatore delle Marche. Il Pd e gli ex Pd in un vortice di affermazioni per cui non si capisce da che parte stiano. E’ onestamente faticoso capire chi abbia ragione tra il primo cittadino e il presidente delle regione. Un valzer di parole che non solo non produce effetto, ma che accentua il disagio del cittadino. L’utenza dell’ospedale locale sta calando ed è voce comune l’attualizzazione, alla lunga, del ridimensionamento del Profili perché Fabriano venga accorpata con Jesi (salvo alcuni reparti). D’altro canto in molti preferiscono l’accesso all’Umbria invece che alle Marche, per la salvaguardia della propria salute. Che altro aggiungere? Forse sarebbe il caso di procedere con una riforma, per quanto parziale, delle cure primarie che, con una norma di legge, dia finalmente orientamenti più chiari sui modelli organizzativi della sanità territoriale, valorizzando la responsabilità dei professionisti coinvolti, invece che togliere forze, personale medico e paramedico con dei blitz improvvisi. Perché non mettere mano ai processi organizzativi per recuperare risorse economiche utili al rafforzamento e alla crescita di tutta la rete territoriale? Ci sembra che manchino il collaudo effettivo del sistema nella quotidianità e il rapporto di fiducia tra i vari livelli di comunicazione. Occorre poter contare su fonti di attendibili e precise, che non richiedano ulteriori verifiche. Siamo di fronte ad una fase di stallo e un lieto fine sembra lontano. E’ necessario che la politica nazionale e locale lavorino in maniera integrata per raggiungere un obiettivo comune. Una buona sanità che fornisca una perfetta assistenza medica è un diritto fondamentale di ogni persona e  perciò deve essere tutelato. Un fatto è certo: la sanità locale sta per diventare un problema di dimensioni notevoli. Le contaminazioni derivanti dagli interessi dei privati e le poche risorse economiche a disposizione rischiano di aggravare la situazione. Il personale è ai minimi storici, ma i fondi per assumere nuovi soggetti sono ridotti all’osso, a quanto pare. Se questa situazione rimarrà permanente avremmo capito le ragioni ultime e avrà torto Luca Ceriscioli, Governatore delle Marche. Perché Fabriano si tramuterà in un ospedale di serie B.