Cultura

Tutelare i beni artistici

Un'immagine del Museo Diocesano

Un'immagine del Museo Diocesano

Un convegno per riflettere sulla valenza turistico-economica dei nostri beni artistici e culturali e sul contributo dei fondi “otto per mille” per la loro tutela e valorizzazione: l’appuntamento è per venerdì 26 ottobre alle ore 17 presso la sala Ubaldi.
Una delle sfide da cogliere, allora, è quella di offrire gli strumenti per rendere capaci tutti noi di scorgere le nostre bellezze, per valorizzarle e renderle anche fonti importanti dal punto di vista economico e lavorativo.
“È con l’intento – hanno sottolineato gli organizzatori dell’incontro Massimo Stopponi e Sonia Ruggeri - di contribuire al raggiungimento di tali finalità che, su invito del Vescovo, l’Associazione culturale di volontariato FaberArtis, recentemente costituitasi, senza scopo di lucro, con fini di solidarietà e collaborazione, si è messa al servizio della Diocesi di Fabriano-Matelica, per collaborare, a titolo gratuito, nella tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico-culturale e architettonico di proprietà degli Enti ecclesiastici, soprattutto nell’ambito della Diocesi di Fabriano-Matelica stessa.
Due sono i progetti su cui, prioritariamente, l’Associazione sta ponendo la propria attenzione, secondo quanto convenuto con la Diocesi: la promozione e l’organizzazione del Progetto “Chiese aperte”, che prevede anche l’immissione in rete delle stesse con il Museo Diocesano; e la promozione e l’organizzazione del Corso di formazione per Operatori volontari dei Beni culturali ecclesiastici. L’intenzione è anche quella, per un prossimo futuro, di attivarsi per la presentazione di proposte e progetti, in particolare all’interno di un sistema di rete, agli Enti pubblici e privati, mirando ad un rapporto di collaborazione con essi”.
Due sono i corsi già realizzati negli scorsi anni, che hanno suscitato notevole interesse, ed un terzo partirà, dopo la prima metà di novembre, strutturato in due fasi e avrà come tema: “Il territorio fabrianese. Terra dei Santi, degli artisti e dei mastri cartai”.
Scopo dei corsi è stato, infatti, quello di offrire a tutti i partecipanti una più approfondita conoscenza dei beni ecclesiastici, artistici e culturali della nostra città e del nostro territorio e, attraverso essi, delle radici cristiane e storico-artistiche- culturali della nostra terra. Di contribuire, inoltre, a far sì che le immagini e i luoghi sacri ed artistici, con la loro bellezza, siano fruite non solo dal punto di vista estetico, ma anche come espressione della suprema armonia tra il buono e il bello, tra “la via della verità e la via della bellezza”.
Proprio con l’intento di tutelare, salvaguardare e valorizzare sempre più i beni ecclesiastici, artistici e culturali presenti nella nostra città e nel suo territorio diviene importante conoscere il ruolo fondamentale e, in molti casi insostituibile, che giocano i fondi provenienti dall’8x1000 del gettito complessivo dell’Irpef che lo Stato annualmente eroga alla Chiesa italiana in forza dei patti concordatari del 1985 e grazie alle numerosissime firme (oltre 15 milioni ogni anno) che i nostri concittadini-contribuenti appongono sui vari modelli per la dichiarazione dei redditi.
Questa importante fonte di finanziamento che, a livello nazionale, nel 2017 ha superato i 64 milioni di euro per i Beni culturali e circa gli 84 milioni di euro per l’Edilizia di culto ha consentito la realizzazione di tanti progetti in questo settore.
Oltre alla tutela e salvaguardia dei beni artistici è fondamentale la collaborazione tra le diocesi e gli enti pubblici al fine di agevolare la valorizzazione di questo immenso patrimonio che la nostra nazione e, nel suo piccolo, anche la nostra città posseggono e mettono a disposizione della popolazione e dei turisti che la visitano sempre più numerosi.

Per riflettere su questi argomenti “l’Associazione culturale di volontariato “FaberArtis” e il “Servizio promozione sostegno economico alla Chiesa cattolica” hanno appunto organizzato il convegno del 26 ottobre con il saluto del Vescovo Mons. Russo e l’introduzione ai valori del “Sovvenire” con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi 8x1000 per il culto e la pastorale,  la relazione della prof.ssa Veronica Iotti sul tema: “Beni Culturali ed Artistici come risorsa per il territorio” e quella del dottor Stefano Gasseri sul tema: “Valori e Strumenti del Sovvenire”