Cultura

La mostra che... vola alto

A Fabriano la mostra “Volare alto per ritrovare le radici” rimarrà aperta fino al giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre. Dopo i rinvii e le incertezze dovute alle restrizioni imposte dal Covid, Fabriano sta ospitando, presso il Museo della Carta e della Filigrana, “Volare alto per ritrovare le radici”.  Ovvero un’esposizione di quarantuno opere con le quali, a tratto di matita, l’architetto Giuseppe Ansovino Cappelli riconduce all’integrità originaria trentuno borghi delle Marche: Fabriano, Cerreto d'Esi, Belforte, Belvedere Ostrense, Camerino, Castello di Pittino, Castelraimondo, Castignano, Corridonia, Cossignano, Fermo, Frontino, Frontone, Jesi, Loreto, Macerata, Mondavio, Mondolfo, Monte ore dell'Aso, Moresco, Pioraco, Piticchio, Pollenza, Recanati, Ripatransone, San Severino Marche, Senigallia, Tolentino, Treia, Urbino, Urbisaglia. Curata dal critico d’arte Giuseppe Salerno, organizzata dall’associazione culturale InArte e patrocinata dalla Regione Marche, dal Comune di Fabriano, dal Museo della Carta e della Filigrana e dal Rotary Club di Fabriano, la mostra, doveva concludersi ufficialmente con gli interventi dell’architetto Giuseppe Ansovino Cappelli, del critico d’arte Giuseppe Salerno, di Gabriele Mazzara di InArte, ma al termine della presentazione di chiusura dell’evento, tenuto all’auditorium del Museo della Carta e della Filigrana dell’artista (oltre al pubblico presente il sindaco di Fabriano e numerosi assessori dei Comuni coinvolti) è arrivata la comunicazione della proroga fino all’8 dicembre. Quindi “Volare alto per ritrovare le radici” ha ottenuto un ottimo risultato per “la missione abbracciata da Giuseppe Ansovino Cappelli che, a tratto forte di penna e matita, realizza su carta Fabriano queste sue tavole bianche e nere di fronte alle quali, in scenari architettonici essenziali e silenti di dechirichiana memoria, respiriamo l’equilibrio e la grandezza di un pensiero collettivo”.