Cultura

L'acquarello da tutto il mondo

E’ programmata dal 25 al 29 aprile, la decima edizione di “FabrianoInAcquarello”: il convegno internazionale di pittura ad acqua su carta. Il convegno si svolge dall’anno 2010, quando fu proposto in modo sperimentale, si è successivamente esponenzialmente sviluppato tanto da essere diventato l’appuntamento internazionale nel settore della pittura ad acqua (o acquarello) più importante ed atteso momento di confronto di tutte le comunità internazionali. 


Il convegno è nato in concomitanza e a supporto di una numerosa serie di eventi nazionali ed internazionali che si svolgono ogni anno in diverse località, tali eventi sono sinergici, preparatori e propedeutici a FabrianoInAcquarello, il convegno annuale che è meta aggregativa di oltre 2.000 artisti in rappresentanza di 80 paesi del mondo.

FabrianoInAcquarello è quindi coordinato con una serie di eventi collaterali successivi all’evento di Fabriano, che si svolgono in numerose città italiane con l’intento di accogliere e fare arte insieme ai Maestri internazionali che avranno già visitato la nostra città, perché essi possano continuare il loro viaggio in Italia e coordinandosi con le numerose realtà culturali italiane – fra queste nel 2019: Sperlonga, Urbino, Lecco, Monza, Mondovì, Frascati, Sesto Fiorentino, Padova e Venezia, oltre ai Comuni limitrofi di Fabriano, Sassoferrato, Sera San Quirico e Genga.

Il convegno FabrianoInAcquarello 2019 è aperto alla partecipazione collettiva senza frontiere, sia di artisti che di addetti ai lavori, ed ospita, quale testimonianza della tecnica applicata e dell’espressione degli artisti e dei maestri internazionali, una mostra che prevede una collezione di oltre 1.200 opere selezionate in 80 paesi del mondo. Le attività di selezione sono attualmente operative e l’aspettativa degli artisti internazionali di poter esporre ed essere presenti nel catalogo di FabrianoInAcquarello è elevatissima. .


L’Associazione culturale InArte che ha ideato il progetto, ha lavorato fin dal primo anno in squadra con l’amministrazione comunale di Fabriano e con un gruppo di enti pubblici e privati sensibili alla tematica artistica propria della pittura ad acqua, sfruttando il vantaggio di due eccellenze locali conosciute ed apprezzate in tutto il mondo: la carta, nello specifico quella destinata al mondo artistico, ed il brand industriale “Fabriano” sinonimo di carta da disegno e da acquarello, che ha un valore di prestigio internazionale grazie alla locale cartiera industriale e ad un numero di cartiere artigiane che da Fabriano distribuiscono la carta in tutto il mondo; essi hanno permesso alla nostra Città di essere conosciuta da tutti gli artisti internazionali.


FabrianoInAcquarello prevede, oltre al programma artistico culturale, l’organizzazione di momenti conviviali, di concerti dei musicisti fabrianesi ed attività ricreative di intrattenimento. A questi appuntamenti collaterali è particolarmente gradita la partecipazione dei cittadini fabrianesi, perché essi interagiscano con gli artisti internazionali, a creare quel ponte simbolico ma significativo fra la nostra e tutte le terre da cui i visitatori provengono. 

Lo scorso maggio 2018, la piazza di Fabriano ha visto rappresentanti di 70 paesi del mondo ballare il saltarello marchigiano, la pizzica e la tarantella, in un magico momento di testimonianza della voce universale dell’arte contro ogni barriera geografica o politica.


Le opere sono allestite dunque in una mostra diffusa nei siti storici di Fabriano, alcuni dei quali solitamente non dedicati alle esposizioni, cercando di risolvere in modo accattivante, accessibile e soprattutto in sicurezza tutte le necessità logistico organizzative; si propone in questo modo al pubblico in visita un tracciato che percorso a piedi, porta i visitatori in un cammino esperienziale fra bellezze storiche, architettoniche e pittoriche. Pensiamo che in quei luoghi espositivi, anche non tradizionali o perfettamente performanti, ma pregnanti di storia e tradizione, le opere d’arte possono con semplicità essere collocate senza bisogno di sovrastrutture creando un ensemble in cui l’arte ha la massima visibilità e gli artisti ed il pubblico hanno una percezione nuova degli spazi della città. Intanto FabrianoInAcquarello ha aperto un dibattito internazionale fra i curatori di mostre, che hanno visto rivoluzionati alcuni canoni espositivi di vecchia generazione. L’abolizione di cornici, l’esaltazione delle opere pittoriche “nude”, la valorizzazione della carta e bordi intonsi, il posizionare di opere in spazi e con supporti non convenzionali, sono stati apprezzati da alcuni, criticati da altri – certamente il metodo “Fabriano” è attualmente replicato in numerosi paesi del mondo che perseguono obiettivi di innovazione artistica.