Cultura

Lo sport unisce come nient'altro

Sport e coesione

Sport e coesione

Lo sport torna ad essere al centro dell’attenzione con la presentazione della squadra di basket dinanzi ad un foltissimo pubblico: la pallacanestro, a Fabriano, è una necessità storica. Si spera nel ritorno nelle massime serie, come è stato per quarant’anni di annate che oggi come oggi sembrano irripetibili. Lo sport è un collante sociale, lo sappiamo. La stesse vittorie di Milena Baldassarri nella Ginnastica Ritmica, ai Mondiali, e i grandi traguardi raggiunti da questa disciplina, sono la dimostrazione di come basti poco, fuori dagli scranni delle contese politiche, a riunire le persone sotto un’unica bandiera. È stata da guinness dei primati la 36° edizione dei Campionati del Mondo. Milena Baldassarri, a soli cinque centesimi dalla vetta, ha conquistato una storica medaglia d’argento nella finale di specialità al nastro. Mai nessuna azzurra era riuscita nell’impresa. Ci sarebbe bisogno di più sport e di meno partiti, diciamo provocatoriamente. Indichiamo quindi una via alternativa alla crisi: fare squadra. Diceva Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione”. Lo sport è un rumore di fondo planetario che condiziona la percezione della realtà e di noi stessi. Se ci soffermiamo a pensare, pochi fenomeni sociali hanno una visibilità alla pari. Esso costituisce anche un ambito distinto della nostra esperienza sociale: esiste una cronaca sportiva che occupa una quota fissa delle pagine dei quotidiani, dei programmi televisivi sullo sport ecc. Fabriano sente questo bisogno, a livello agonistico e come fattore di coesione, di solidarietà, di educazione per le generazioni più giovani. Sport e anche movimento. Parliamo della Settimana Europea della Mobilità tenutasi dal 16 al 22 settembre, con tornei di basket, con la valorizzazione dell’uso di bici, moto e camper, con il ricordo del ciclista Marco Scarponi. La mobilità elettrica è in costante crescita sia in Italia che nel mondo. Le biciclette elettriche, alimentate a batteria, si stanno sempre più diffondendo come pratico mezzo di trasporto. Secondo il “New York Times”, con oltre 35 milioni di esemplari, è il mezzo acquistato nel 2017 che ha nettamente superato la quantità di macchine elettriche vendute. Un motivo del loro successo è la convenienza: molte e-bike possono essere ricaricate in meno di tre ore e costano meno di 800 euro. Se si scaricano durante l’impiego, si può pedalare come sulle normali biciclette senza rischiare di restare bloccati se la batteria non funziona più. Alcune e-bike si piegano anche in due, diventando comode da trasportare. Fabriano si sta attrezzando. Evviva.