Cultura

La nebulosa della SS76

SS76: un'altra incompiuta?

SS76: un'altra incompiuta?

Sabato scorso ho percorso la SS76 in direzione Ancona, con i soliti ingorghi nelle gallerie, con automobili che procedevano lentamente perché un camion a rimorchio, in mancanza della doppia corsia, non permetteva di superare i 50 km/h fino all’uscita di Serra San Quirico. Della ripresa dei lavori non c’è traccia, come della riapertura dei cantieri. Tutto è fermo, con piloni e cemento accatastati da una parte, sagome di gallerie una sopra l’altra in un surreale abbandono da visione surrealista che ricorda le opere di Giorgio De Chirico. Nessuna notizia certa permette di apprendere come evolverà la situazione e soprattutto quando: la tempistica rappresenta una vera e propria nebulosa. Il 9 dicembre i massimi dirigenti della Confartigianato di Ancona, Pesaro e Urbino si sono riuniti per analizzare ancora una volta le conseguenze che il blocco dei cantieri sta recando, mentre il costruttore Astaldi è in concordato in continuità aziendale. Il rischio di ricadere nell'ennesima incompiuta all’italiana è elevato, senza dimenticare le attuali conseguenze: incidenti stradali (la settimana scorsa si è registrato un ennesimo scontro di auto all’altezza di Jesi, con un morto e due feriti, mentre il 28 novembre un automobilista si è infilato sotto il guardrail in prossimità di Moie) e rallentamenti nella circolazione, soprattutto dei mezzi pesanti che sfruttano la direttrice per collegare l'Adriatico con l’Umbria e le Marche. Il Cipe, Comitato interministeriale per l’approvazione economica, ha autorizzato il completamento dell’opera assicurandone la copertura, ma non trapela altro, se non il solito, preoccupante isolamento. In questo scenario si inserisce la complicata situazione della società di costruzioni Astaldi. L’impresa incaricata dei lavori sulla SS76 nel tratto fabrianese della Quadrilatero, come riferito in concordato in continuità aziendale, costituisce l’incognita da cui può dipendere sia la realizzazione della statale, sia il futuro di diverse aziende (strategiche per la conclusione dei lavori) che vantano crediti per milioni di euro. Lunedì 17 dicembre la neve ha aumentato il disagio nel tratto da Fossato di Vico a Serra San Quirico.