Cultura

La cultura e il turismo non vanno di pari passo

il Teatro Gentile di Fabriano

il Teatro Gentile di Fabriano

L’errore che spesso si commette, in ambito locale e istituzionale, è quello di connettere la cultura con il turismo, due realtà, viceversa, profondamente diverse per fini e modalità di interazione con il pubblico. Se la cultura è un bene che alimenta le coscienze (se ne era occupato poco tempo fa Vittorio Sgarbi sul suo editoriale nelle pagine del “Giornale”), il turismo attira la massa. Non è quindi un fattore individuale e si lega alla fruizione di beni, ad uno spostamento, ad un evento. Diciamo che sono in ballo il senso dell’immateriale e del materiale. Qualcosa che si tocca con mano rispetto a qualcosa che si vive e che arricchisce lo spirito e la mente, la passione degli umani. Del resto il turismo può avere diverse declinazionI: si va dal divertimentificio di Riccione alle spiagge assolate per famiglie, ai musei industriali e preistorici, fino alla mostra di un artista del passato o della nostra contemporaneità. La cultura non può essere quantificata, tanto è vero che la sciocca affermazione che non dia da mangiare, cozza completamente con la risorsa della conoscenza, indispensabile. Conoscere il latino, il greco, la storia, la letteratura, la musica, dà da mangiare? Garantisce un posto di lavoro? No, eppure queste specialità sono parte integrante della formazione di uno studente. Ci auguriamo che anche a Fabriano l’amministrazione Santarelli non commetta l’errore che è stato fatto da tutti i suoi predecessori che provenivano dal casato dell’elettrodomestico: se il prodotto non si vende non vale un tubo. E’ su questa mancanza di rispetto per la gestione di uno stesso settore pubblico che spesso si è preferito non assegnare dei ruoli: il Teatro Gentile, ufficialmente, non ha mai avuto un direttore artistico, mentre le mansioni di una biblioteca e di una pinacoteca sono ben diverse, ma nessuno se ne è accorto. Accogliamo con favore la scelta di indicare Ezio Maria Tisi direttore artistico del Gentile: una persona seria e preparata, competente, con esperienza. Incoraggiamo i festival, i recital, i premi, ma sapendo che esistono anche i diritti delle minoranze e che non tutto ciò che provoca uno spostamento omogeneo è decisivo più di ciò che attira un manipolo di persone. All’assessore Ilaria Venanzoni spetta il compito di discernere i valori, di non cercare solo l’aggregazione, il cumulo di persone come di oggetti.  Dai Quaderni dal carcere Antonio Gramsci scriveva: “Cultura, non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri”.