Cultura

Perché la visita del Presidente del Consiglio è un fatto positivo

Il premier Conte a Borgo Tufico

Il premier Conte a Borgo Tufico

La settimana scorsa l’arrivo del premier Giuseppe Conte a Borgo Tufico, con una visita inaspettata, è stato un fatto positivo, nonostante la politica avversa al governo centrale di marca Movimento 5 Stelle e Lega, abbia sollevato una polemica strumentale e nonostante qualcuno, malignamente, avesse previsto il diniego dell’ultimo momento. La presenza di Conte è da guardare con occhi benevoli innanzitutto perché nessun Presidente del Consiglio, negli ultimi anni, era venuto nelle nostre zone: né Prodi, né Berlusconi, né Letta, né Renzi, né Gentiloni (non so chi sia stato l’ultimo, se mai ci sia stato). E inoltre perché Conte ha dato ampie rassicurazioni sull’ultimazione della SS76 e del progetto Quadrilatero, con il definitivo taglio del nastro che avverrà nell’aprile 2020. Il Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, anch’egli presente, ha affermato che vigilerà sull’avanzamento dello stato dei lavori e il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli ha mosso le sue pedine perché l’attenzione nazionale venga spostata, anche mediaticamente, sull’asse viario dell’entroterra marchigiano, tra Fossato di Vico e Serra San Quirico. Conte ci ha messo la faccia e ha ribadito più volte che l’opera sarà portata a termine. Toninelli annuiva. Resta da capire come verranno pagate le ditte sub-appaltatrici dell’Astaldi che vantano 40 milioni di credito, ma è facile intuire che il primo ministro italiano non si sarebbe esposto pubblicamente se non avesse avuto la carte giuste tra le mani. Tra le misure sblocca cantiere, ricordiamo, c’è anche il nuovo regolamento del Cipe per velocizzare questo tipo di procedure. “Il cantiere che ho visitato oggi riguarda un’opera infrastrutturale fondamentale per tutto l’arco appenninico delle Marche e dell’Umbria. Il nostro impegno è che venga essere completata entro il mese di aprile dell’anno prossimo”. Queste parole sono state scritte di pugno, su Facebook, direttamente dal Presidente del Consiglio riassumendo il senso della sua visita. Silenzio, viceversa, sulla grande incompiuta, la Pedemontana, che non vorremmo restasse, dopo cinquant’anni, un fantasmatico desiderio che correrà ancora, di decennio in decennio, sulla linea Fabriano, Matelica, Sfercia, Muccia ecc. Non resta che attendere fiduciosi…