Dialogo

Prospettive e riflessioni da un...turista

Non abito più a Fabriano dal lontano 1951 ma sono sempre affezionato alla mia città natale. Mi tengo aggiornato attraverso i contatti con Labstoria, di cui sono socio, e con la lettura del settimanale “L’Azione”. Dopo aver letto l’articolo di messaggio del sindaco Daniela Ghergo sul numero del 13 gennaio 2024 mi accingo a formulare alcune riflessioni. In primo luogo, considerando gli interventi di manutenzione da fare e quelli che non si potranno fare per esigenze di bilancio, mi sono reso conto che questo aspetto rilevante della politica cittadina è stato di fatto molto trascurato dalle precedenti amministrazioni comunali. L’attuale amministrazione non potrà fare tutto e subito “perché i danni sono troppo estesi” rispetto alle disponibilità del bilancio. Pertanto procederà adeguatamente con gli interventi prioritari programmati e con quelli emergenziali. Leggendo gli articoli che “L’Azione” ha dedicato all’attuale sindaco mi sento di poter formulare apprezzamento per l’impostazione del programma da mettere in atto e per il lavoro già svolto. Per quanto riguarda la manutenzione delle strade disastrate alcuni interventi sono stati fatti e altri sono previsti. In particolare le pessime condizioni della viabilità cittadina emergono dalle reiterate lamentele che da qualche anno leggo su “L’Azione”. Nello stesso settimanale del 13 gennaio ne parla Renato Ciavola con la sua sottile ironia. Egli vorrebbe che tutte le strade del centro storico fossero sistemate nel corso del nuovo anno. Un intervanto che ritiene di grande priorità per chi vive in città e per chi viene a visitarla. Cita i luoghi che richiedono una manutenzione più urgente, che peraltro sono inclusi anche nella relazione del sindaco. Quando torno nella mia città natale oltre che concittadino mi sento anche un po’ turista. Soggiorno nell’ottimo hotel Le Muse, quindi per raggiungere il centro della città posso scegliere tra due alternative di percorso: via Cavour oppure via Cavallotti. Evito quest’ultima, pur essendo più breve, perché il dissesto del piano stradale è in pessime condizioni e a rischio cadute. Mi sono chiesto se questa strada, frequentabile anche dai turisti, è stata considerata tra le priorità. Tra i vari articoli che trattano specificamente di via Cavallotti ne cito due: il più recente di Giampiero Donnini (23 dicembre 2023) e il primo di quelli che ho conservato di Dario Bellocchi (25 ottobre 2014). Egli scrive di aver percorso via Cavallotti dall’hotel Le Muse per raggiungere il centro “sperando che il suo stato fosse migliorato rispetto a quello negativamente sperimentato alcuni anni fa”. Quindi sono trascorsi oltre dieci anni e il piano stradale è sempre disastrato. Dalle curiosità che Ferruccio Cocco ha ritrovato nell’archivio si apprende che anche cento anni fa Fabriano aveva le buche nelle sue strade (“L’Azione” 20 gennaio 2024). Sono tornato a Fabriano nell’autunno scorso e “da turista” la mattina di una bella giornata uscendo dall’hotel Le Muse, dopo aver comprato il giornale all’edicola di Porta Pisana, ho raggiunto i contigui giardinetti lungo il viale Stelluti Scala. Questo angolo di verde pubblico è rimasto nei ricordi della mia infanzia perché prima della guerra abitavo con la mia famiglia paterna in via Mazzini. Ho sostato in una panchina ricordando la piacevole pubblicazione di Renato Ciavola “Giardini, camminando nel verde della città”. Pensavo di poter vedere direttamente le belle immagini da lui disegnate “a volte anche sul posto”. Invece ho provato una spiacevole delusione per lo stato di degrado e di abbandono in cui si trova. Non so se sia previsto il risanamento di questa piccola area verde. Ho letto sull’ultimo numero de “L’Azione” che entro l’anno sarà portata a termine la rotatoria delle Porta Pisana. E’ certamente un intervento importante per regolamentare la circolazione viaria in questa zona della città, che sarebbe validamente riqualificata se si provvedesse anche con il riassetto del giardino e del limitrofo piazzale Matteotti. Sempre “da turista” prospetto un’ultima riflessione. Nella rotatoria che si trova all’uscita della superstrada Fabriano-ovest lo spartitraffico e la segnaletica son in uno stato di palese incuria. Anche il raccordo, lungo quella che era la statale via Clementina, è tenuto in cattive condizioni di manutenzione. Concludo auspicando che la mia cara città natale, feconda di tradizioni sociali e culturali, in un futuro prossimo non debba essere più ripetutamente soggetta a critiche da parte dei suoi abitanti e dei turisti interessati a visitarla.

Sandro Boccadoro