Dialogo

Commemorazione a Vallunga

“...Erano le 9 di mattino del 22 giugno 1944 e, noi uomini della famiglia Baldini, stavamo irrorando le viti, quando un colpo di pistola sparato contro il cane che stranamente abbaiava, ci costrinse a rifugiarci dentro la nostra abitazione. Purtroppo avevamo già capito di cosa si trattasse. Poco dopo arrivarono i tedeschi ed entrarono in cucina, dove, allontanando con brutali maniere le donne, spinsero noi uomini in una piccola loggia adiacente alla casa. Io, che avevo dato già per persa la mia vita, mi gettai contro un soldato tedesco, cercando di strappargli dalle mani il fucile con il quale poco dopo avrebbe dato il via al massacro. Egli fu più veloce e mi assestò un colpo sulla nuca con il calcio del fucile che mi fece svenire. Quella fu la mia fortuna, infatti mi credettero morto. Subito dopo iniziarono a sparare violente raffiche di mitra e tutti i corpi dei miei fratelli mi caddero sopra. Quando riaprii gli occhi, vidi mio fratello Fiore che, ansimando e con un filo di voce, disse: “Vigliacchi, finite di ammazzarci, non fateci soffrire!”. A quel punto le raffiche di mitra continuarono fino a che non credettero di aver ucciso tutti. Finita la carneficina, i tedeschi si recarono nella stalla e uccisero tutto il bestiame per poi allontanarsi. Io, che miracolosamente ero ancora in vita, cercai di vedere se, come me, ci fosse qualche altro superstite e mi accorsi che mio fratello Mario, seppur con molte ferite, era riuscito a scampare all'eccidio. Fu così che io e Mario, sopravvivemmo a quel massacro...”. Queste parole riecheggiano ancora dentro di me ogni qual volta ripenso a mio nonno Giuseppe e il suo ricordo si fa ancora più vivo perché di colpo mi riappare il suo sguardo carico di dolore, dolore che solo un uomo che ha visto trucidare tutta la sua famiglia può esprimere. Non credo che queste righe abbiano bisogno di particolari commenti, anche perché penso che ciascuno di noi abbia modo di riflettere e trarre le proprie conclusioni… Per non dimenticare tutte le vittime innocenti di quel giorno, non solo della mia famiglia, verrà celebrata - da don Gianni Chiavellini - una Messa in suffragio di tutti i martiri della barbarie nazista sabato 22 giugno alle ore 19.30 presso la Loggia in località Vallunga di Nebbiano. Verranno ricordati, in particolare, Baldini Achille, Fiore, Guerrino e Luigi, Cerilli Nello, Angelelli Alaimo, Ballelli Aldo, Bellerba Luigi e Angelo, Cipriani Giuseppe e Antonio, Arcangeli Pietro e Enrico e tutte le vittime del giugno 1944. Saremo onorati della partecipazione dei cittadini che avranno piacere di unirsi ad una commemorazione di tutte le vittime della rappresaglia nazista che purtroppo coinvolse molte famiglie del nostro comprensorio.


Marco Baldini