Chiesa

San Silvestro in festa!

Il 26 novembre i monaci silvestrini celebreranno la festa del loro Padre e Fondatore, compatrono della nostra città. Difatti, come annota il biografo, che scrisse la Vita Silvestri pochi anni dopo la morte del Santo (26 novembre 1267), benché nativo di Osimo, Silvestro volle privilegiare Fabriano stabilendo la sede della Casa Madre del suo Ordine a Montefano. Qui Silvestro celebrò il suo giorno natale al cielo a 90 anni e qui si venerano le sue reliquie nell’urna posta sotto l’altare maggiore della chiesa. La narrazione delle vita di un santo riesce sempre piacevole quando ci si ferma sulle sue vicende esterne con fatti straordinari ed eventi meravigliosi. Tuttavia senza penetrare nelle profondità del suo animo e senza conoscere le lotte che ha dovuto subire, non riusciamo a capire la grandezza e generosità di San Silvestro nel seguire Gesù che invita ciascuno a prendere la propria croce e a seguirlo fino al calvario. Soffermandosi su alcuni episodi della Vita Silvestri, sarà possibile cogliere la statura spirituale del Santo fondatore che, sull’esempio di Gesù, suo Maestro, si può definire un rivoluzionario, un anticonformista. Nell’Università di Bologna il giovane Silvestro studia il diritto, secondo il desiderio del padre, ma in pari tempo, sentendosi chiamato alla vita ecclesiale, si dedica anche allo studio della teologia mantenendo integra la sua condotta in mezzo a tanti inviti al male: giglio di purezza. Ritornato a Osimo, Silvestro deve sostenere una opposizione decisa e prolungata per dieci anni del genitore che lo voleva avvocato e magistrato della città e non ecclesiastico: rifiuto delle vanità umane. Accolto tra i canonici della cattedrale di Osimo, Silvestro si dedica con fervore al ministero pastorale, a servizio del popolo..., ma con disappunto e dolore vede che il comportamento del vescovo lascia a desiderare. Con carità e fermezza riprende il suo superiore senza però ottenere il risultato desiderato, anzi attirandosi una deplorevole malevolenza: coraggio evangelico nella correzione. Silvestro riflette su quanto gli sta accadendo e nell’avversione del vescovo vede un invito del Signore a dare ascolto alla voce, per lungo tempo sopita, di ritirarsi a vita eremitica: cede dinanzi alla prepotenza. Così a 50 anni Silvestro fugge da Osimo di nottetempo, accompagnato da un fidato amico, e si ferma a Grottafucile nella Gola della Rossa dove inizia un nuovo genere di vita dedicandosi solo alla preghiera e alla contemplazione delle cose di Dio: beata solitudine. Molti giovani, desiderosi di essere suoi discepoli, lo raggiungono a Grottafucile e chiedono di condividere la sua vita: da solitario a guida di molti discepoli. Ai suoi discepoli Silvestro presenta un cammino monastico secondo la Regola di San Benedetto, praticata con radicalità. Ed ecco allora che Silvestro disdegna le grandi abbazie, con estesi possedimenti, e fonda piccoli monasteri, in luoghi solitari, a servizio ed edificazione della popolazione circostante: modestia e povertà dinanzi a grandiosità e ricchezze. Una riflessione: forse Dio chiama anche me - come San Silvestro - a prendere decisioni drastiche per restare o tornare alla fedeltà della mia vita cristiana. Guardiamo a San Silvestro come modello. Il suo esempio e la sua intercessione ci rendano forti e intrepidi nella lotta contro il male.

d. Domenico Grandoni

Festa di San Silvestro Abate Chiesa di San Silvestro: - Triduo di preparazione (22-24 novembre): alle ore 18 recita dei Vespri e lettura di brani della Vita Silvestri. - 23 novembre: durante la celebrazione dei Vespri si svolge il rito di oblazione di 15 nuovi oblati del monastero di San Silvestro. - 25 novembre: alle ore 18 canto dei Primi Vespri della solennità di San Silvestro. - 26 novembre: alle ore 11.30 concelebrazione presieduta da Mons. Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo; alle ore 18.30 Secondi Vespri della solennità di San Silvestro.