Dialogo

Sul Teatro Gentile...

Credo sia doveroso un chiarimento nei miei confronti e nei confronti della cittadinanza. Molte persone credono che io sia il direttore artistico del Teatro Gentile, come annunciato dalla stampa un anno fa, mentre non lo sono e non intendo esserlo. Quindi riporto gli avvenimenti a tutt’oggi. Maggio 2018. Durante la conferenza stampa di presentazione della stagione di prosa del Teatro Gentile a cura dell’Amat, “il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha reso noto l’avvio della collaborazione con il M° Ezio Maria Tisi, fabrianese doc, artista di lunga e provata carriera, a cui, non appena terminato l’iter burocratico, verrà affidata la direzione artistica del Teatro”. Questo l’annuncio della stampa. E’ trascorso un anno ma non abbiamo saputo più nulla riguardo l’ufficializzazione di detto incarico. Nel gennaio 2018 venni convocato dal sindaco Santarelli il quale, dopo avermi spiegato le proprie idee riguardo il nostro Teatro, mi chiese di accettare la direzione artistica a nome dell’amministrazione comunale rappresentata anche dall’assessore alla Cultura, Ilaria Venanzoni presente all’incontro. Dopo alcuni momenti di esitazione, date le pessime esperienze personali con le precedenti amministrazioni, visto l’entusiasmo e la determinazione del sindaco, accettai la proposta, contando di poter lavorare adeguatamente, date le premesse. Anche il fatto che questa amministrazione, da poco insediata, aveva provveduto a fornire il palcoscenico del nostro teatro di un impianto luci e audio di ottimo livello, impianto agognato da decine di anni e causa anche di clamorose situazioni imbarazzanti, mi convinse sulla serietà della proposta. Il sindaco poi mi chiese di accompagnarlo a vedere il teatro in tutte le sue caratteristiche particolari. La visita fu veramente approfondita, andando dai sotterranei alla graticcia di palcoscenico dove lo stesso sindaco volle camminare e capirne il funzionamento. Tutto questo fu per me fonte di grande entusiasmo e preludio ad un lavoro ottimo e approfondito al quale intendevo impegnarmi. Subito dopo, presentai al sindaco una serie di lavori da effettuare per ridare alla struttura una valorizzazione di tutto ciò che contiene e metterlo a disposizione della città. Il sindaco mi mandò il nulla osta con entusiasmo. Ma i problemi vennero fuori all’atto di ufficializzare tale incarico. All’interno del Municipio iniziai ad avere contatti con moltissimi dipendenti, tutti disponibilissimi ed estremamente gentili, i quali ringrazio fin ora. Ma qualcuno ha iniziato a mettere subito i bastoni tra le ruote. Forse perché con questa amministrazione non poteva più fare il bello e il cattivo tempo come aveva fatto per decenni, forse perché con il sottoscritto aveva già avuto a che fare, o non so che cosa, non si è riusciti a raggiungere la conclusione di detto incarico. Per quanto il sindaco agisse in base alla legge, dopo quasi un anno e mezzo non si è concluso nulla. Molte persone pensano che io sia il direttore artistico del nostro Teatro, mentre non ho avuto più alcuna notizia a riguardo, e non mi piace certo mettere la faccia su cose con le quali non ho nulla a che fare. Ho seguito gli spettacoli facendo gli abbonamenti sia alla prosa che alla sinfonica e ho scoperto quanto sia bello sedersi in sala e godersi lo spettacolo senza preoccupazioni come invece è stato per me tutta la vita. Ora, vista la situazione, mi rendo conto che è impossibile poter lavorare decentemente. Ostacoli continui prima ancora di cominciare, figuriamoci dopo. Collaborare con certi personaggi lo ritengo veramente impossibile. Chi non ha mai capito che si è al servizio dei cittadini e delle strutture comunali, strutture di proprietà dei cittadini e non di qualche burocrate, non potrà mai collaborare, ma soltanto creare problemi ed ostacoli e purtroppo molti cittadini, avendo già avuto a che fare e mi possono capire. Poi la mia vita privata in questo ultimo anno ha subito dei forti cambiamenti, per cui non intendo rovinarmi gli anni che mi sono rimasti da vivere e quindi non ritengo più possibile poter accettare tale incarico. Ringrazio il sindaco Santarelli e tutta l’amministrazione comunale per la fiducia dimostratami, i dipendenti comunali che mi hanno subito donato la massima disponibilità e gentilezza e le persone del pubblico che mi stimano, ma purtroppo non è questa la situazione per poter realizzare tutti i progetti che avevamo programmato. Continuerò a seguire gli spettacoli comodamente seduto in platea sperando che il nostro teatro non venga lasciato nello stato di abbandono che da decenni subisce. Certo che da cittadino non me ne starò con le mani in mano a guardare il decadimento di quella meraviglia che è Il Teatro Gentile.

Ezio Maria Tisi