Dialogo

Sofocle approda in parrocchia

Tuti gli attori con il regista Teseo Tesei

Tuti gli attori con il regista Teseo Tesei

Un carro di attori, di quelli che giravano le città nel Medioevo, intende mettere in scena l’Elettra di Sofocle. Entra nella Fabriano del XV secolo: Tuttavia gli attori della compagnia, che si chiamano come i personaggi da loro interpretati, trovano davanti a sé un paese desolato: non un’anima ad assistere al loro spettacolo. Il motivo è la paura diffusasi dopo l’eccidio della famiglia Chiavelli, antichi signori di Fabriano, avvenuto nel maggio del 1435. Questo il nucleo attorno a cui si sviluppano le vicende della rappresentazione, scritta da Teseo Tesei, tra realtà storica e finzione, tra comicità e riflessione. La rappresentazione ha avuto luogo mercoledì 5 dicembre, presso il Centro comunitario di Fabriano. Come interpreti i ragazzi dai 16 ai 25 anni, tra cui parte degli animatori dell’oratorio Centro Edimar.

Faccio parte del “cast” e devo dire che inizialmente non è stato facile. Le parti erano numerose e mancavano molti attori. Le prove procedevano a rilento. Ma non abbiamo mai abbandonato quella che per noi era una scommessa, e alla fine, grazie anche alla pazienza di Teseo, siamo riusciti a trovare tutti gli interpreti e a prepararci. Dopo lunghe prove, si è visto il risultato di tanti sforzi, dato che la rappresentazione è stata accolta più che positivamente dal pubblico…gran parte delle nostre ansie se ne era già andata dopo aver sentito le prime risate! Ciononostante, non è solo su questo che vorrei soffermarmi. Oltre che una compagnia teatrale, è nata una vera e propria compagnia di amici. In un primo tempo molti non si conoscevano tra loro, di conseguenza non c’erano forti rapporti tra i componenti. Tutto cambiò negli ultimi giorni: c’era un clima di festa e una voglia di stare insieme che personalmente non mi sarei mai aspettata. “Il giorno dopo, con uno degli attori, mio compagno di scuola, era come se fossimo più amici”.  “Quel senso di appartenenza che tanto avevo cercato, l’ho trovato mercoledì, con la recita”. Queste sono solo alcune delle testimonianze di chi ha preso parte a questo “cammino”.

Questa commedia, come affermato all’inizio, oltre a far ridere, fa anche riflettere. Nella trama dell’Elettra di Teseo, i Chiavelli sono stati uccisi, in nome della libertà. Ma su questa libertà, appena conquistata, mette gli occhi un altro potente e si ritorna nella stessa situazione di prima. E gli attori,  forse non saranno liberi di esprimersi in un mondo in cui il potere ha bisogno di indurre le persone a non pensare, di farle ridere e basta. Temi che, a parer mio, sono ancora molto attuali. ”La storia - si sente spesso questa frase - è maestra di vita”. Ma come afferma il saggio Teseo, “La storia non basta studiarla, bisogna anche viverla”. 

Ringraziamo tutti quelli che hanno permesso la realizzazione di questa “macchina del tempo” per rivivere, per quanto è possibile, la nostra storia.

Tecla Fumai