Chiesa

Le prime parole del neo segretario Cei

Una telefonata del Cardinale Bassetti e il nostro Vescovo Mons. Russo si è trovato, come dice lui, a sorpresa, nuovo segretario generale della Cei. Inaspettata la notizia, venerdì in tarda mattinata, a poche ore da un corso di formazione giornalistica organizzato dalla nostra testata “L’Azione” che lo ha visto tra i relatori, insieme agli altri due Vescovi Mons. Domenico Pompili, Mons. Giancarlo Vecerrica, al vicario Mons. Tonino Lasconi e al vaticanista Andrea Tornielli sul tema del Sinodo. Quindi a San Silvestro, location del corso, c’è stata la sua primissima uscita pubblica da neo segretario. “Una scelta impegnativa e piena di responsabilità – ha subito detto tra una telefonata e l’altra di congratulazioni – ma accolta nello spirito di obbedienza alla Chiesa, consapevole che la chiamata viene dal Signore nel segno dell’affidamento”. Per il momento don Stefano rimane Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, anche se non si sa ancora fino a quando. Di sicuro in settimana si incontrerà a Roma con il presidente della Cei Bassetti (e non è escluso che avrà un colloquio anche con il Papa) tra una sosta e l’altra del Sinodo sui giovani che prenderà il via proprio il 3 ottobre prossimo. Mons. Nunzio Galantino, il precedente segretario, quando aveva ricevuto la nomina dal Papa, aveva mantenuto la guida pastorale della Diocesi di Casano all’Jonio in Calabria per undici mesi, ma è prematuro parlare di date per il nostro Vescovo. Quello che ora lo anima è un’attenzione per le popolazioni di quel pezzo d’Italia colpito dal sisma, a cominciare dalla sua Diocesi, un impegno che già stava svolgendo a Roma come delegato della Conferenza Episcopale Marchigiana per i beni culturali ed ecclesiastici legati al sisma. “Farò di tutto per attivare quei canali di comunione – ha aggiunto Mons. Russo – che nascono dal dialogo e dal confronto, come espressione di un cammino di sinodalità in un’azione che non deve essere personale, ma che guardi al vero bene comune. Farsi prossimo a chi vive in condizioni di disagio, e penso ai nostri cari terremotati, e a chi deve fare i conti quotidianamente con una povertà estrema”.