Chiesa

San Silvestro e due pubblicazioni

Anno pastorale dedicato alla santità e già l’appuntamento di lunedì 26 novembre per la festività di S. Silvestro Abate è un ulteriore approfondimento sulla vita dei Santi, di cui il nostro territorio è pieno con esempi e testimonianze molteplici. La ricorrenza è preceduta da un triduo preparazione (22-24 novembre): alle ore 18 recita dei Vespri e brani della Vita di San Silvestro, quindi il 25 novembre alle ore 18.30 canto dei Vespri della solennità di Cristo Re, mentre il 26 novembre alle ore 11.30 la concelebrazione presieduta dal vescovo mons. Stefano Russo e alle ore 18.30 Vespri della solennità di San Silvestro.

“Siamo giunti ormai all’Avvento – sottolinea don Domenico Grandoni silvestrino di Montefano - che segna l’inizio dell’anno liturgico e un impegno perseverante di noi tutti a essere ‘santi oggi’ o a ‘cambiare in meglio’ la propria vita, come avvenne per San Silvestro, la cui festa liturgica si celebrerà lunedì 26 novembre. Per esperienza sappiamo che non è impresa facile. Esige un ascolto attento della Parola di Dio e un desiderio grande di rispondere alla sua chiamata, pronti ad lasciarsi conquistare dal suo amore”.

Intanto sono appena uscite due pubblicazioni a colori, curate da d. Ugo Paoli: la “Guida del monastero” (48 pagine illustrate con 100 immagini) e la “Vita di San Silvestro Guzzolini in immagini” (38 pagine). Il costo cumulativo delle due pubblicazioni è di 5 euro.

La “Guida” è uno strumento indispensabile per conoscere il monastero e la sua tradizione plurisecolare, ma anche per approfondire la spiritualità del suo Fondatore, che da questo luogo immerso nel verde e a contatto con la natura continua a rivolgere a tutti l’invito alla ricerca di Dio, alla preghiera, alla contemplazione.

La “Vita di San Silvestro” è narrata attraverso le immagini delle 24 lunette che ornano le pareti dei due chiostri del monastero di Montefano. Si tratta di un paio di lavori editoriali che rappresentano una continua documentazione sulla ricchezza di un patrimonio vocazionale che si perde nei secoli e che andrebbe sempre più recuperato anche per le nuove generazioni.