Chiesa

Vescovo Massara: Vicinanza e sostegno ai malati

Carissimi Fratelli e Sorelle,

come tutti, seguo con trepidazione l’evolversi della situazione relativa al contagio del coronavirus. Nella fede, chiedo a Dio forza e costanza nella prova (2 Tim 2,12), e con la preghiera offro sostegno e vicinanza ai malati e a quanti si prodigano presso i presidi sanitari e di primo soccorso. Pertanto, a seguito del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e del Comunicato Stampa della Cei (11 dell’8/3/2020), ribadendo la grave responsabilità di dover contrastare la diffusione del “Coronavirus” e tutelare la salute delle persone più fragili, a partire da oggi e fino a nuova comunicazione, invito i Parroci e gli Operatori Pastorali nelle Comunità ecclesiali ad attenersi a quanto viene indicato: 1. I luoghi di culto rimangano aperti per consentire la preghiera personale, adottando “misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro (cfr. all. 1, lettera D del DPCM 08/03/2020). 2. La stessa distanza di sicurezza sia rispettata anche per l’amministrazione del sacramento della penitenza; 3. Si sospendano tutte le celebrazioni con la presenza di fedeli: esorto tutti i presbiteri a celebrare personalmente e quotidianamente – a porte chiuse e senza la presenza del popolo – la Santa Messa, in spirituale comunione con tutti i fedeli, annunciando la celebrazione con il suono delle campane perché tutti i fedeli possano unirsi spiritualmente nell’implorare dal Signore la liberazione da ogni male; 4. Nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo (can. 1248 § 2), i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto e alla meditazione della Parola di Dio, alla preghiera in famiglia, a gesti di carità e, in questo particolare tempo di Quaresima, alla penitenza. Possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite i mezzi di comunicazione; 5. Si sospendano le veglie funebri (S. Rosario) e i funerali. I presbiteri o i diaconi possono svolgere al cimitero un breve rito di benedizione della salma e del sepolcro in forma strettamente privata, con la sola presenza dei familiari del defunto, sempre mantenendo una distanza interpersonale di almeno un metro (cfr. cap. IV del Rito delle Esequie); 6. Nei casi particolari, i sacerdoti si rivolgano direttamente al Vescovo; 7. Sono sospese tutte le attività pastorali compresi i pellegrinaggi, le benedizioni pasquali, il catechismo, l’oratorio, le riunioni e ogni altra occasione di assembramento; 8. È opportuno esporre fuori dalle chiese un avviso con le indicazioni di cui sopra. Mentre chiedo a ciascuno il massimo impegno nell’assumere comportamenti di prudenza, attenzione e responsabilità, invito tutti - in questo particolare tempo di Quaresima - ad intensificare la preghiera personale per invocare dal Signore il conforto del cuore e la liberazione dal male.

+Francesco Massara, Arcivescovo