Chiesa

La Giornata del Malato

La Giornata Mondiale del Malato quest’anno ha raggiunto la sua trentaduesima edizione. Nella Diocesi di Fabriano – Matelica per l’occasione sono stati programmati due eventi che focalizzano l’attenzione sui curanti e sui malati, un binomio che è evidentemente in correlazione. I malati necessitano dei curanti, ma nel loro bisogno di salute possono anch’essi fungere in una certa misura da curanti. Infatti, il loro bisogno di salute sollecita gli operatori sanitari a instaurare una relazione di cura, che per essere efficace deve essere basata su una umanità moralmente sana e benevolente, capace di prendersi a cuore la persona malata rispettandone sempre e fino alla fine la sua dignità. Non basta perciò un’appropriata competenza medica e infermieristica, pur se imprescindibile per una performante prassi terapeutica. Inoltre, anche i curanti hanno bisogno di cura, soprattutto in questo tempo in cui tutto il sistema sanitario registra gravi carenze di personale medico e infermieristico, con conseguente sovraccarico di lavoro che ricade sulle spalle degli operatori sanitari. La malattia, soprattutto quando è gravemente invalidante e si cronicizza, generalmente provoca un graduale isolamento sociale della persona colpita, la quale percepisce la sua fragilità sempre più come un peso, fino a farle perdere il gusto della vita. Per questo Papa Francesco molto opportunamente, nel suo Messaggio per la XXXII Giornata Mondiale del Malato, ci ricorda che “la prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza. Per questo, prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri – familiari, amici, operatori sanitari –, col creato, con sé stesso”. Il primo dei due eventi diocesani ha avuto luogo venerdì 9 febbraio nella Cappella dell’Ospedale “Profili” di Fabriano, a partire dalle ore 16, denominato “Invece un samaritano …” - Preghiera di ringraziamento a Dio per i curanti. In pratica, si tratta di un’adorazione eucaristica guidata, su testi proposti dall’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della salute, che si svolgerà in comunione e in sincronia con altre quattro Cappellanie ospedaliere in varie parti d’Italia, che hanno fatto da centri guida, con i quali ci si è collegati in diretta streaming con l’ausilio di un videoproiettore e uno schermo. Ringrazio per questo la disponibilità della direzione sanitaria dell’ospedale fabrianese che si è resa disponibile a fornire l’allestimento tecnico per la realizzazione dell’evento. Il secondo appuntamento sarà oggi sabato 10 febbraio nella parrocchia della Concattedrale Santa Maria assunta di Matelica alle ore 17.30, quando il Vescovo Mons. Francesco Massara presiederà la celebrazione eucaristica con i malati, ai quali verrà data anche la possibilità di ricevere il sacramento dell’Unzione degli infermi. Ringrazio per questo il parroco Mons. Lorenzo Paglioni per la sua diponibilità e accoglienza, i volontari Unitalsi, i Ministri straordinari della comunione e tutti coloro che faciliteranno la partecipazione alla celebrazione dei malati, degli anziani e delle persone fragili. Don

Luigi Marini, direttore Ufficio diocesano per la pastorale della salute