Chiesa

Emporio che fa solidarietà

L’incremento della povertà è percepita in maniera tangibile dalle Caritas che operano “in prima linea” a favore delle persone in condizione di svantaggio. Nel 2023, nei nostri Centri di Ascolto Diocesani, a fronte, di un leggero incremento nell’affluenza di persone che presentano una richiesta di aiuto (da 6.425 nel 2022 a 6.490 persone nel 2023) si è registrato un forte accrescimento di bisogni manifestati (34,36%), questo dato è stato il segnale più notevole dell’aumento delle situazioni di povertà, come registrato da tutte le Caritas della regione. Dal nostro Centro di Ascolto Diocesano di Fabriano durante il 2023 sono stati monitorati, solo al nostro emporio “Papa Francesco”, 4.086 accessi assicurando in questo modo un aiuto alimentare e non sono a 568 nuclei. Sono state incontrate famiglie che per la prima volta si rivolgevano alla Caritas perché è venuto a mancare un reddito basilare, soprattutto per chi lavorava nelle grandi industrie manifatturiere. Il tema del bisogno alimentare è stato particolarmente ascoltato dalla nostra comunità. Diverse soluzioni sono state messe in campo per rispondere all’aumento delle richieste. Si intende però coniugare la risposta assistenziale in emergenza con il compito di animare la comunità e potenziare le Caritas parrocchiali. Nell’anno 2023, l’Emporio della Carità “Papa Francesco” ha distribuito complessivamente 1.703 quintali di generi alimentari e non, così distinti: * - Pasta - biscotti – olio: q.li 499; * - Alimenti freschi: q.li 245; * - Scatolame: q.li 778; * - Prodotti per infanzia - igiene personale e casa: q.li 163; * - Prodotti n.c.a.: q.li 18. È importante notare come le circa 934 famiglie aiutate dai Centri di Ascolto diocesani e le circa 190 incontrate dalle Caritas parrocchiali nel 2023, non siano portatrici solo dei bisogni materiali ma anche di necessità relazionali. Sono gli operatori pastorali della carità a conoscere la solitudine di persone anziane; le difficoltà quando sono presenti disabilità, fragilità psicologiche o dipendenze; l’isolamento sociale, anche dei giovanissimi; l’aumento delle violenze domestiche o delle separazioni tra coniugi, etc.. Anche i nostri operatori notano quanto il bisogno di condivisione nel periodo più recente porta spesso le persone a chiedere un nuovo appuntamento per un colloquio, anche quando potrebbero presentarsi solo per il ritiro dei beni richiesti. Si mira quindi a formare e rafforzare le Caritas parrocchiali affinché il supporto materiale sia sempre più “mezzo” per consolidare la relazione e portare segnali di vicinanza e speranza anche a chi affronta i momenti più bui. Infine, un altro obiettivo è quello di animare sempre di più l’intera comunità cittadina con la costruzione di una rete insieme alla pubblica amministrazione finalizzata al contrasto delle fragilità estreme, rafforzando nel contempo le collaborazioni virtuose con le aziende e enti locali. Per questo motivo, la Caritas Diocesana ha promosso l’iniziativa “Adotta uno scaffale” che ha come finalità far crescere il senso di solidarietà e di comunità la cui importanza è stata percepita fortemente proprio “grazie” e durante la pandemia. Un sentito ringraziamento va rivolto alla Fondazione Carifac che, aderendo a questa iniziativa, ha erogato un contributo economico che ci ha consentito di acquistare prodotti per l’igiene della casa e della persona da distribuire presso il nostro emporio. 

Gianluigi Farneti, vice direttore Caritas Diocesana