Dialogo

Stato di abbandono in via del Lazzaretto

Dal cimitero delle Cortine la strada scende in via del Lazzaretto con ai lati una fitta e incurata vegetazione. La chiesetta di Santa Maria del Popolo, in precario stato di conservazione, è ormai circondata dalle piante che l’addossano in un abbraccio. Il sito del XV secolo originariamente era più grande e fu ospedale e lazzaretto, poi sede dei frati Cappuccini nel 1540 e infine dell’ordine dei Carmelitani Scalzi. Nella chiesetta un interessante affresco del 1450 circa eseguito da un artista di scuola umbra che ha avuto come modello di riferimento la Madonna dell'Umiltà un dipinto a tempera su tavola di Gentile da Fabriano 1423 circa è oggi conservato nel Museo nazionale di San Matteo a Pisa. L’affresco staccato dalla chiesetta di Santa Maria del Popolo e restaurato fine anni ’60 dalla Sovraintendenza delle Belle Arti è stato collocato all’interno della chiesa della Sacra Famiglia di Nazareth. La vegetazione ormai molto abbondante si riversa lungo il letto del fiume Giano, con alberi che cadono e ostruiscono il percorso dell’acqua. E’ doveroso oggi bonificare e riqualificare un’aerea in forte stato di abbandono per recuperare il sito storico-devozionale della chiesetta di Santa Maria del Popolo e di sicurezza per la viabilità, infatti via del Lazzaretto è una strada frequentata che unisce viale Aristide Merloni a via Aldo Moro in prossimità del Parco Aristide Merloni. In questo tratto di strada immerso nel verde ci sono alcune abitazioni con estesi orti coltivati e un’area comunale, opportunamente recintata, dove è consentito l’accesso ai cani anche non tenuti al guinzaglio e privi di museruola, purché sotto la vigilanza costante ed attiva dei loro possessori.

Sandro Tiberi