Dialogo

Gemellaggio con Magonza, ovvero?

Leggo con piacere l’intenzione di creare un gemellaggio tra il nostro Museo della carta e il Museo Gutenberg di Mainz, Magonza. E con lo stesso piacere leggo che il gemellaggio dovrebbe servire anche a riportare in vita la sezione Civiltà della scrittura, quel gioiellino situato nel complesso del San Benedetto, ormai dimenticato e sopraffatto da altre presenze nonché adibito, ogni metà giugno, a osteria del Palio! Comunque è un bene che si cominci a progettare qualcosa sul versante cultura. A proposito, mi chiedo perché il gemellaggio sia stato annunciato dall’assessorato al turismo e non da quello alla cultura (o alla bellezza, come si chiama a Fabriano): del resto il Museo della carta dipende dal secondo e non dal primo. Naturalmente un gemellaggio, specialmente se internazionale, ha sempre come conseguenza un (auspicabile) flusso di turisti - che al momento non sapremmo come gestire - ma un gemellaggio nasce e poggia soprattutto su feeling socio-culturali. Molto tempo addietro avevo chiesto come mai Fabriano non avesse mai pensato a gemellarsi con qualche “città della carta”, italiana o estera. In Italia di musei della carta se ne contano, se non erro, almeno altri tre o quattro (Toscana, Liguria, Lago di Garda, Amalfi); all’estero si può scegliere tra Portogallo (S. Maria da Feira), Spagna (Capellades), Germania (Bergish Gladbach),… Tutti musei omologhi del nostro e con cui possiamo confrontarci, sviluppare progetti comuni e concorrere per finanziamenti europei. Evidentemente non c’era alcun interesse e magari neanche una minima conoscenza dell’argomento in questione; una eccezione della nostra lingua consente l’uso della locuzione “nessuno nasce imparato”, ed è vero ma ci si può sempre far aiutare da altri, se si ha l’intelligenza e l’umiltà di conoscere i propri limiti. Comunque agli assessori coinvolti va l’augurio di portare avanti il progetto con successo: il Museo Gutenberg è una realtà importante, viaggia su un flusso di visitatori intorno alle 140-150.000 unità, ha diverse sezioni, una biblioteca dedicata alla stampa di circa 54.000 titoli, attrezzature e supporti di ogni tipo, e organizza eventi importanti. Attualmente si sta lavorando a un nuovo allestimento del museo che sarà portato a temine entro un paio di anni. Ma soprattutto… mette in mostra una copia (ne possiede due!) della famosa Bibbia delle 42 linee, stampata su carta italiana (di Caselle, in Piemonte). È evidente che Fabriano deve darsi da fare, costituire un comitato, ricevere un gradimento dal “partner” individuato, deliberare in Consiglio comunale, avviare incontri preliminari e fare il punto, sereno ma severo, sullo stato dei nostri due musei, sulla qualità dell’offerta, un po’ su tutto… C’è molto da fare ma lavorando bene si potrà portare a termine la procedura per la riapertura del Museo Gutenberg (il museo attualmente non è chiuso ma è “ospite” del Museo di Storia naturale). Buon lavoro!

Franco Mariani