Dialogo

Punto prelievi da rivedere

Nel nostro ospedale Profili fino a qualche anno fa, vi era un servizio di laboratorio che funzionava molto bene. Ci fu poi la discutibile scelta di accentrare il tutto altrove e così nel nostro Ospedale rimase solamente un centro prelievi. Come è strutturato oggi non va proprio bene! Lo posso confermare, perché dopo essere stato medico di medicina generale per molti anni, sto vivendo la stagione della vita che mi vede essere paziente ed il punto prelievi è uno snodo obbligato per tanti di noi. C’ è l’impossibilità pratica a tutt’oggi di prenotarsi telefonicamente, tanto che la Direzione dell’Area Vasta n° 2, a cui noi apparteniamo, ha comunicato, dopo tante e tante proteste, che a breve ci saranno delle modifiche nelle modalità di prenotazione telefonica. Qualcuno potrebbe pensare che finalmente si volta pagina e che le cose cambieranno del tutto. Non è proprio così, perché il servizio nella sua formulazione rimane intatto ed immodificato. Non va assolutamente bene che l’accettazione sia costituita dall’entrata stessa dell’Ospedale a ridosso del box della portineria e sotto la targa ed il busto del dr Engles Profili, a cui l’Ospedale è intitolato. Il giorno, in cui mi sono sottoposto alla lunga fila per l’accettazione non sono state sicuramente rispettate le norme di sicurezza anti-Covid, visto l’affollarsi delle persone, che dovevano effettuare il prelievo. Penso che questo sia l’andamento quotidiano, considerando la ristrettezza degli spazi e la loro non idoneità per un centro prelievi di un Ospedale capofila dell’area montana. Non è sicuramente idoneo per i suoi limiti di spaziosità neanche il locale di lavoro a disposizione del personale amministrativo. Una volta sbrigate le norme burocratiche, bisogna andare come in processione per poter effettuare il prelievo, in uno spazio ancora più angusto, posto addirittura all’interno del Servizio di Radiologia, con pazienti che sono costretti ad attendere il loro turno, davanti al box della segreteria della Radiologia stessa. Non voglio neanche immaginare che non sia possibile programmare una organizzazione diversa per un punto prelievi ospedaliero. Il prelievo viene poi finalmente effettuato in un piccolo locale, su poltrone separate da divisori in uno spazio ancora più ristretto, dando l’impressione di trovarsi in un ospedale improvvisato da campo o di estrema emergenza. Si deve alla sensibilità ed alla abnegazione del personale sanitario se queste gravi ed inconcepibili disfunzioni si riescano a superare al meglio. Non voglio neanche pensare, come riferito in direzione sanitaria, che si possa continuare con queste modalità un servizio così importante per tanti pazienti che hanno tutto il diritto di pretendere, in un lasso di tempo molto breve, una qualità ed una sicurezza certamente diverse e più dignitose. Mi chiedo, senza trovare dentro di me una risposta, perché non si provveda a cambiare e modificare radicalmente questo servizio e ci si ostini a rimanere nella precarietà? L’ospedale Profili che soffre ancora per le gravi ferite del sisma mai riparate, che ha dovuto subire anche la chiusura del punto nascite e del reparto di Pediatria, penso che abbia tutto il diritto di avere, a breve, almeno un Centro Prelievi vero e non con queste precarietà che si sono mantenute fin troppo a lungo. Mi auguro che si possa aprire un dibattito ed un dialogo con la direzione sanitaria e la stessa direzione della nostra Area Vasta per trovare a breve una risoluzione a quelli che non sono problemi insolubili e che rendono ancora più difficile la vita a tanti pazienti. Aspetto con fiducia delle risposte vere, perché la sanità è un diritto delle persone, soprattutto di quelle più fragili.

Mauro Giombi