Dialogo

Eremo: un appello per la strada

Nei giorni scorsi il consigliere regionale Enzo Giancarli ha presentato un’interrogazione per un intervento urgente nella strada di accesso all’Eremo S. Maria di Valdisasso di Valleremita, che versa in condizioni pietose e impedisce l’afflusso dei visitatori e pellegrini che desiderano raggiungere l’Eremo. Ecco il testo della petizione per la sistemazione strada di accesso all’Eremo di Santa Maria di Valdisasso a Valleremita di Fabriano “Premesso che: * • l’Eremo di Santa Maria di Valdisasso a Valleremita di Fabriano è una significativa ?testimonianza del legame fra la spiritualità francescana e le Marche, ? * • la Regione Marche, proprietaria del convento dal 1994, avviò i lavori di ristrutturazione, recupero e valorizzazione del complesso nel 2012 e, dopo il completamento nel 2015, è stato affidato in comodato d’uso alla Provincia Picena S. Giacomo della Marca dei Frati Minori che hanno provveduto poi ad effettuare numerosi lavori di ordinaria e straordinaria ?manutenzione, ? * • tale intervento rientrava anche in una strategia della Regione Marche di potenziamento ?del segmento religioso e spirituale del patrimonio storico-culturale-artistico e ambientale ?per una valorizzazione integrata della nostra regione anche a fini turistici, ? * • in questi anni i frati hanno accolto numerosi pellegrini e visitatori, anche nel contesto di ?incontri, ritiri e giornate di studio; ?Considerato che: ? * • la strada di accesso all’Eremo, in ghiaia e pietre, necessita di continui interventi di chiusura ?di buche, riposizionamento di ghiaia e breccino. Inoltre, dopo abbondanti piogge, si formano solchi che la rendono difficilmente percorribile da normali auto non attrezzate per percorsi di montagna; per di più, dopo copiose nevicate, è necessario l’intervento delle ruspe per renderla di nuovo carreggiabile, ? * • tale situazione evidenzia la necessità di interventi di contenimento e confluenza delle acque piovane, posizionamento di griglie di sbarramento e tombini, eventuale rifacimento di un manto stradale più stabile e duraturo, ? * • l’Eremo è comunque un sito di notevole interesse storico-culturale e ambientale e continua ad essere meta di visitatori dalle Marche, dalle altre regioni e stranieri; su si esso la Regione ha investito risorse nel contesto della valorizzazione dei diversi aspetti delle bellezze dei nostri territori, ? * • a seguito dell’emergenza epidemiologica legata al nuovo coronavirus e delle norme precauzionali da adottare il turismo si sta connotando come un “turismo di prossimità” che probabilmente comporterà un aumento afflusso di visitatori soprattutto marchigiani e nazionali verso mete meno famose rispetto ai siti di grande richiamo, capillarmente distribuite nel territorio, e sicuramente anche l’Eremo rientra tra tali destinazioni; ?interroga il presidente della Giunta regionale se non ritenga necessario che la Regione intervenga con tempestività e garantisca continuità alla sistemazione della strada che conduce all’Eremo di Santa Maria di Valdisasso a Valleremita di Fabriano, di proprietà della Regione Marche, sito di notevole importanza sotto i profili storico, culturale, architettonico, religioso, paesaggistico, turistico ed identitario nonché luogo significativo del percorso francescano”. Si spera che finalmente la Regione Marche, proprietaria dell’eremo e della strada di accesso ad esso, trovi la soluzione per risolvere questo annoso e continuo problema. Mentre ringraziamo tutti coloro che si adopereranno per questa soluzione positiva da tutti auspicata, ricordiamo che la strada è stata realizzata nel 1968 per permettere il restauro dell’eremo che versava in condizioni davvero assai pietose e sconfortanti. Oggi, che è stato dato un segnale assai eloquente di sensibilità storico-ambientale, oltre che di responsabilità istituzionale, con il restauro e la ricostruzione dell’Eremo, occorre permettere a coloro che vogliono ammirare quanto è restato, quanto è stato salvato e quanto è stato ricostruito, di accedere alla desiderata meta dal loro peregrinare. Non si tratta, infatti, di un intervento sporadico e di tamponamento provvisorio, ma di un intervento a regola d’arte, nel rispetto ovviamente dell’ambiente naturale in cui la strada e l’eremo sono inseriti.

I Frati Minori dell’Eremo