Chiesa

Convegno regionale dei Medici Cattolici

Lo scorso 29 ottobre nella Sala Macchi del Palazzo Apostolico della Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto si è tenuto un importante Convegno regionale dell’Amci (Associazione Medici Cattolici Italiani) dal titolo: “Le cure palliative, una realtà in evoluzione”. All’evento hanno partecipato i presidenti delle sezioni di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Loreto, Ancona, Fabriano e una rappresentanza della costituenda sezione di Pesaro. Tra i numerosi convenuti erano presenti anche dei rappresentanti del personale medico ed infermieristico dell’Hospice ospedaliero di Fabriano. Il Convegno ha avuto il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche e dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona, il cui presidente dott. Fulvio Borromei ha partecipato anche come moderatore, così come il dott. Giuseppe Visani, direttore di Ematologia e dipartimentale di Aorrnn Marche Nord di Pesaro e la prof.ssa Rossana Berardi, direttore Clinica Oncologica e Scuola Specializzazione Medica Univpm di Ancona. Tra i moderatori figuravano anche il prof. Stefano Ojetti, segretario nazionale Amci e il prof. Oliviero Gorrieri, consigliere nazionale Amci e presidente della sezione Amci di Loreto. Il Convegno è stato introdotto dal dott. Andrea Ortenzi, presidente della sezione regionale Amci e dal sottoscritto, in qualità di assistente ecclesiastico regionale. I relatori iscritti nel programma si sono alternati in due sessioni. Nella prima sessione sono state trattate le tematiche inerenti alle cure palliative nella dimensione giuridica (dr.ssa Cinzia Ceccaroli, Assemblea legislativa delle Marche), in quella pediatrica (dott. Simone Pizzi, medico anestesista, Ospedale pediatrico “Salesi” di Ancona) e in quella odontostomatologica (dott. Simone Aspriello, medico odontoiatra di Pesaro). La relazione prevista del prof. Mauro Silvestrini (preside della Facoltà di Medicina della Univpm di Ancona), assente per malattia, è stata presentata in sostituzione a suo nome dalla prof.ssa Rossana Berardi. Nella seconda sessione si sono susseguiti gli interventi della dott.ssa Rosa Rita Silva (Medico oncologo, Direttore della Uoc Oncologia e dipartimentale dell’ospedale di Fabriano), che ha messo in evidenza l’interrelazione tra Ospedale e territorio nelle cure palliative, e i due medici dell’Hospice di Fossombrone, dott. Carlo Alberto Brunori (medico anestesista) la dott.ssa Rita D’Urso (medico oncologo), che hanno messo in evidenza la sempre maggiore diffusione delle cure palliative nel trattamento delle malattie neurodegenerative e l’importanza di una corretta comunicazione nell’ambito del rapporto medico – paziente – contesto famigliare in Hospice. Nella tavola rotonda finale, tra i vari punti sviluppati, è emerso il ruolo determinante degli Hospice che hanno ridotto il numero delle richieste di “suicidio assistito” (interessante in proposito la testimonianza del dott. Brunori). Per quanto riguarda l’aspetto formativo sono stati illustrati i programmi universitari pre-laurea nei vari insegnamenti e la costituzione, proprio da questo anno accademico, della Scuola di Specializzazione in cure palliative presso la Facoltà di Medicina di Ancona, tra le prime in Italia. È stato inoltre evidenziato che, malgrado l’esistenza di una importante e articolata regolamentazione giuridica, a livello regionale si avverte il bisogno di una maggiore capacità attuativa delle normative giuridiche e quindi applicativa sul territorio, che permetta una maggiore fruibilità delle cure palliative. La Regione Marche ha costituito un osservatorio regionale multidisciplinare su tale argomento. In conclusione è stato fatto il punto sui molti aspetti delle cure palliative che sono indispensabili in una medicina dove il prolungamento delle malattie non solo oncologiche e la cronicizzazione delle malattie gravi allarga la platea dei pazienti che ne possono beneficiare. Infine il Card. Edoardo Menichelli, assistente ecclesiastico nazionale Amci ci ha portato a riflettere sul concetto di cura che deve essere per tutti i sofferenti, poiché tutte le malattie anche se non sempre sono guaribili sono comunque curabili. Ogni operatore della salute, inoltre, è chiamato a sviluppare la sua capacità relazionale, affinché le cure siano sempre di più nella dimensione del prendersi cura e quindi più umane e umanizzanti. Il Convegno si è concluso con la celebrazione eucaristica nella cripta della Basilica, presieduta dal Card. Edoardo Menichelli e concelebrata del neo assistente ecclesiastico regionale Amci. Infine i convegnisti si sono ritrovati per una cena insieme ad implementazione dell’agape fraterna.

Don Luigi Marini, assistente ecclesiastico regionale Amci