Sport

Appunti di un vecchio schermitore

Giorgio Silvestrini

Giorgio Silvestrini

FABRIANO - Oggi, 20 gennaio 2019, ho festeggiato il mio settantottesimo compleanno. Ieri, 19 gennaio, ho partecipato a Bologna, presso il Centro Universitario Sportivo, al torneo di scherma – spada, 3a prova facente parte del circuito nazionale “Master” 2018-19. Ebbene sì, a partire dall’estate scorsa ho re-iniziato a tirare di scherma dopo più di sessanta anni di assenza, da quando a Fabriano insegnava tale sport presso la Scuola Agraria il “maestro d’armi” Mingotti che alcuni miei concittadini probabilmente ricordano. Dall’estate scorsa infatti mi sono iscritto al “Club Scherma Fabriano” sorto pochissimi anni fa e che già ha cominciato a raccogliere i primi allori con le giovanissime ragazze alle prime armi (è proprio il caso di dire così…) ma già bravissime. Il torneo al quale sopra ho accennato è naturalmente riservato ai cosiddetti “Master”, cioè ai non più giovanissimi, divisi in diverse categorie secondo l’età: in tutto c’erano quasi di settecento iscritti. La categoria alla quale appartengo è ovviamente l’ultima, la quarta, riservata agli over settanta. Il risultato ottenuto ieri non è stato brillante, ma pur sempre di mia soddisfazione, dato che diversi dei diciotto appartenenti alla mia categoria sono maestri di scherma ai primissimi posti nella classifica nazionale. Tra questi erano inoltre presenti tre stranieri: un russo, che “quasi” sono riuscito a battere, un macedone ed uno svizzero. Tengo a dire che scrivo questi appunti non per autoincensarmi, ma per far presente ai miei concittadini che, per chi è ancora in discreta condizione fisica, è oltremodo buona cosa praticare sport, anche in modo agonistico. L’agonismo infatti è la molla che fa scattare il desiderio di migliorare le proprie prestazioni tramite la frequentazione continua, se non assidua, dei luoghi dove si pratica lo sport. Le condizioni fisiche idonee devono essere ovviamente certificate da un medico sportivo, con tanto di esame cardiologico e spirometrico. Il superamento di detto esame, oltre che essere un requisito indispensabile per i club sportivi con finalità agonistiche è dettato anche dal buon senso per evitare delusioni, precoci rinunce ed anche problemi più gravi. Ma quello che più conta, a mio avviso, è lo spirito che purtroppo vedo scemare in molti con l’avanzare dell’età, lo spirito che invece non ci deve mai abbandonare, che ci deve sempre spingere a confrontarci con noi stessi e che ci deve aiutare a tenere il più possibile sano sia il corpo che la mente. Il benessere fisico che ho riscontrato in questi ultimi mesi è infatti assolutamente notevole. Quando frequento la palestra del “Club Scherma Fabriano” mi devo misurare con ragazzi e ragazze (il “più vecchio” ha diciotto anni), nei quali non ho ancora capito se suscito sentimenti di ammirazione, perplessità o compatimento. Ma non importa. A me importa continuare in questo percorso che ho intrapreso di praticare questo sport che amo, non avendo né remore né paure di confrontarmi con dei giovanissimi che potrebbero essere miei nipoti o con chi è molto più bravo di me, come nel caso del torneo di Bologna. I prossimi appuntamenti saranno i tornei “Master” di Roma, Nocera Umbra e Foggia con l’intento di battere questa volta il russo, se si presenterà, e di piazzarmi un po’ meglio di quanto sono riuscito a fare finora.

Giorgio Silvestrini