Cronaca

Dopo il voto l'attesa...

2.227.847 voti, oltre 37.200 luoghi oggetto di segnalazione, 6.412 Comuni coinvolti (l’80,6% dei Comuni italiani): tre numeri eccezionali che raccontano la forza dirompente de “I Luoghi del Cuore”, il censimento promosso dal Fai – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiude trionfalmente la nona edizione, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018. Tra i luoghi segnalati anche l’Oratorio dei Beati Becchetti di Fabriano, non proprio nelle prime posizioni, ma in una classifica che consentirà una sorta di…ripescaggio.

Al primo posto della classifica 2018, con il record assoluto di 114.670 voti, c’è il Monte Pisano situato nel territorio dei Comuni di Calci e Vicopisano (PI), colpito il 24 settembre scorso da un disastroso incendio, probabilmente doloso, che ne ha mandato in fumo oltre 1200 ettari, di cui 200 di coltivazioni, e che per miracolo ha risparmiato la Certosa di Calci, seconda classificata al censimento 2014. 

Al 72° posto con 5.598 voti c’è Fabriano con l’Albero della vita nell'oratorio dei Beati Becchetti, sorto alla fine del secolo XIV per volontà di due frati agostiniani dopo un viaggio in Terrasanta, fu dedicato al Santo Sepolcro per offrire, a chi vi avesse pregato, l’illusione di trovarsi nei luoghi della Passione di Cristo. All'interno si trovano cinque altari. L’oratorio contiene appunto l'Albero della Vita, un affresco tardo gotico di Lorenzo Salimbeni, oggi in pessime condizioni a causa dell’umidità; anche l’oratorio necessita di un intervento urgente. L’area è di proprietà della Asur (Azienda sanitaria unica regionale). Il Comune è sensibilizzato sulle necessità del luogo e anche attraverso la raccolta voti al censimento ci si augura di poter presto intervenire. Ma al momento il risultato non prevede di accedere direttamente ai sussidi riservati ai soli tre primi in graduatoria, ma attraverso una sorta di ripescaggio  potrebbero comunque arrivare finanziamenti nei prossimi mesi. 

Ora inizia la fase progettuale che tradizionalmente segue il censimento. I primi tre classificati, in qualità di vincitori, riceveranno un contributo di 50.000 euro il primo, 40.000 euro il secondo e 30.000 euro il terzo, se ne avranno i requisiti e a fronte della presentazione di un progetto da concordare. Inoltre i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti (come appunto l’Oratorio fabrianese) potranno candidare al Fai, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2019, una richiesta di restauro e valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni scorse, Fai e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con i Segretariati regionali del Ministero per i beni e le attività culturali. Ora quindi una nuova partita legata alla progettualità e al reperimento di queste ed altre risorse per cercare di salvare un dipinto a cui i fabrianesi sono molto legati.