Cronaca

Sisma: quali chiese aperte entro Natale

Lavori alla chiesa di S. Maria a Fabriano

Lavori alla chiesa di S. Maria a Fabriano

A due anni dal sisma, sono in corso i lavori  nella nostra Diocesi per riaprire la maggior parte delle chiese danneggiate nel 2016 entro Natale. A buon punto la messa in sicurezza definitiva dei 12 luoghi di culto per un importo complessivo di circa 1.500.000 euro grazie all’impegno e all’efficienza degli uffici di Curia. Incertezza, invece, per la ricostruzione delle case parrocchiali e degli edifici non di culto i cui progetti definitivi vanno presentati entro dicembre. Prosegue senza sosta il lavoro dell’ufficio sisma della chiesa locale sotto il coordinamento di mons. Stefano Russo, vescovo e Segretario Generale della Cei. Situazione più complicata per l’edilizia di culto privata, vale a dire le case parrocchiali e i saloni situati in prossimità delle chiese. Dieci progetti della Diocesi di Fabriano-Matelica verranno presentati entro il 31 dicembre all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche, i lavori partiranno non prima dell’anno prossimo. Situazione diversa per il Santuario del Sacro Cuore, San Benedetto e San Nicolò di Fabriano e San Francesco di Matelica che rientrano nella ricostruzione pesante affidata al Ministero per i beni e le attività culturali che ancora devono iniziare dopo una prima messa in sicurezza disposta dalla diocesi.

La Diocesi è attualmente impegnata nei lavori di messa in sicurezza delle chiese danneggiate dagli eventi sismici con interventi finalizzati a garantire la continuità dell’esercizio del culto in applicazione delle ordinanze 32 del 21 giugno 2016 e 23 del 5 luglio 2017. I lavori sono quasi conclusi. Cinque sono a Matelica: Santa Maria delle Grazie a Braccano, San Giovanni Battista a Colferraio, San Vincenzo Martire a Colli, San Michele Arcangelo a Rastia, San Fortunato a Poggeto. Quattro a Fabriano: San Donato a San Donato, San Venanzo Vescovo ad Albacina, Santa Maria Assunta in Santa Maria in Campo e Santa Maria Sopra Minerva a Castelletta. Due a Cerreto d’Esi: Collegiata Santa Maria Assunta e Santa Maria delle Grazie a Cerquete. Una a Serra San Quirico: Beata Maria Vergine del Rosario a Domo.

I progetti sono stati presentati all’Ufficio Ricostruzione Marche tra luglio e agosto 2017. Poi sono stati approvati sia da un punto di vista tecnico che economico. Prima dell’estate l’appalto di cinque chiese, poi, a settembre, sono arrivate tutte le altre. L’obiettivo era quello di riuscire a riconsegnare le chiese per la festa di Natale in quasi tutti i luoghi di culto e, tranne alcuni casi, il calendario verrà rispettato. Le ditte invitate a partecipare sono state scelte da una “white list” della Prefettura composta di 80 ditte provenienti da tutta Italia che hanno presentato curriculum alla diocesi. Secondo il principio di trasparenza e rotazione presente nell’ordinanza, per gli appalti, sono state invitate tutte almeno una volta così da dare le stesse possibilità di vincita. In virtù di ciò se una ditta si sia aggiudicata un appalto non è stata più richiamata.