Cronaca

La carta avrà il suo festival

Si torna a parlare di carta con un festival in rampa di lancio, grazie alla brillante intuizione di un gruppo di giovani che aspetta di essere coadiuvato da enti ed istituzioni per portare avanti un progetto che dovrebbe durare negli anni. L’idea parte appunto da dieci trentenni che hanno costituito l’associazione “Festival della carta di Fabriano” sotto la guida del presidente Luca Sacco, uno dei due giovani ad aver frequentato la sede dell'UniFabriano dove c'era l'unico corso di laurea in Scienze Cartarie (insieme a Luca Mecella, laureato in Scienze Cartarie, a differenza di Luca, ingegnere meccanico). E la carta è rimasto un pungolo di lavoro, un elemento su cui ricostruire il domani di un territorio. “Siamo fiduciosi – ha sottolineato Luca Sacco – pur consapevoli che non abbiamo mai organizzato eventi del genere, ma confidiamo nella partecipazione e nella collaborazione di tutti gli operatori della carta. Il Comune è stato già interpellato e ci incontreremo presto per valutare la portata dell’appuntamento”. Saranno due giorni, più probabilmente a settembre 2019, più che marzo, troppo vicino, di laboratori, esposizioni, convegni, seminari con il coinvolgimento di enti ed associazioni nazionali come Istocarta, Comieco, Aticelca e le aziende legate al mondo della carta. “Al momento hanno dato il loro assenso – riprende Sacco – una cinquantina di operatori, di cui due terzi di Fabriano e per il resto provenienti da Veneto, Puglia, Lazio e Marche. Desideriamo che questa due giorni sia un grande momento per far conoscere l’intera filiera cartaria con tutti i suoi possibili utilizzi, in modo da presentare uno spazio che sia un volano per il futuro”. Insomma non solo un amarcord vero e proprio per celebrare le virtù storiche  di un prodotto industriale che ci contraddistingue da sempre, ma un tavolo di confronto per ribadire che la carta può ancora indicare una nuova strada per il futuro. Al momento l’associazione si riunisce presso la sede dell’Aera (uno dei membri, Nicola Paccapelo gestisce il locale in via Cialdini) e si sta lavorando per allargarsi come spazi e come presenze. Più giovani da inserire nel gruppo, appassionati e desiderosi di stare nel territorio con un piglio propositivo, ma anche la ricerca di fondi e sponsor per portare avanti il progetto che avrà una cadenza annuale, con tematiche legate al filo conduttore carta, ma con declinazioni diverse. 

Carlo Cammoranesi