Cronaca Fabriano

I lavori della SS 76 riprendono?

il sindaco Gabriele Santarelli

il sindaco Gabriele Santarelli

Come annunciato negli scorsi giorni si è svolto nella mattinata di lunedì 10 settembre l’incontro tra i vertici di Quadrilatero e i sindaci dei comuni interessati dai cantieri del raddoppio della Statale 76 e della Pedemontana Fabriano-Muccia. Erano presenti i primi cittadini di Fabriano, Genga, Serra San Quirico, Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Muccia e l’assessore e i tecnici del Comune di Matelica. E’ stata l’occasione per condividere il lavoro di relazioni sviluppatosi negli ultimi due mesi, il quale ha consentito di arrivare ad una svolta nella vicenda che ha tenuto tutti con il fiato sospeso nel mese di agosto. Grazie ai contatti che a partire dalla metà di luglio Gabriele Santarelli ha allacciato con il ministero, si è svolto un importante incontro tra l’amministratore unico di Quadrilatero e il Ministro delle Infrastrutture. Il vertice ha permesso di avviare delle procedure per sbloccare i finanziamenti per alcuni SAL (Stato Avanzamento Lavori) che constano di diverse decine di milioni di euro. Afferma Santarelli: “I sindaci sono stati concordi nell’individuare come priorità la realizzazione delle opere infrastrutturali che consentono di riaprire gli svincoli di Sassoferrato, di aprire la galleria che consente di riattivare il collegamento alla frazione di Castelletta e il completamento dello svincolo per Genga. Attenzione è stata posta anche all’importanza di poter intervenire sulla riattivazione della Clementina che riveste un ruolo strategico nel collegamento tra Genga e Serra San Quirico, soprattutto per la viabilità dei residenti e di tutti quei mezzi che non possono circolare sulla SS 76. Per la Pedemontana Fabriano-Muccia è stata ribadita l’importanza della consegna del secondo stralcio avvenuta a fine agosto e che da continuità ai cantieri. Grazie a questi interventi Astaldi ha avuto un innesto di liquidità importante che gli consentirà di riavviare i lavori lasciati in sospeso in attesa del pronunciamento del CIPE. Non è il momento di parlare di tempistiche anche per non incorrere negli errori fatti in passato, quando si sono succeduti annunci che poi non sono stati rispettati”.