Cronaca Fabriano

Il trasferimento degli anziani dall'Hotel Gentile: parla il sindaco

L'Hotel Gentile

L'Hotel Gentile

Nei giorni scorsi si è avuto un blitz dei carabinieri del Nas nel centro diurno Iris di Fabriano, in via Di Vittorio, quartiere Santa Maria. L’operazione delle forze dell’ordine è scattata giovedì notte intorno all’una nella struttura che si trova all’interno dell’Hotel Gentile, ed è andata avanti diverse ore per presunte irregolarità nelle autorizzazioni. I circa 30 ospiti saranno trasferiti. I carabinieri del Nucleo Antisofisticazione hanno proceduto per irregolarità e mancate autorizzazioni. In proposito ci arriva una missiva del sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, che pubblichiamo integralmente. “Ho atteso che la Asur completasse le operazioni di verifica dello stato di salute degli ospiti dell’hotel e ci inviasse la relazione finale, poi non ho potuto non firmare l’ordinanza di chiusura come mi era stato già chiesto dai Nas. La richiesta era di chiusura immediata, ma prima di intervenire abbiamo voluto capire bene che cosa stava accadendo, anche perché in gioco c’è la vita di 33 anziani e delle loro rispettive famiglie. Purtroppo a livello di Ambito e nella Regione Marche paghiamo il prezzo dell’assenza di strutture idonee ad accogliere questo tipo di persone.  I Nas, nella loro relazione, parlano apertamente di una struttura adibita a residenza per anziani senza la dovuta autorizzazione. L’ordinanza di chiusura firmata lunedì 26 novembre è una diretta conseguenza degli atti prodotti dai Nas e dalla Asur. L’Unità Valutativa della Asur ha rilevato che nella maggior parte dei casi degli ospiti sottoposti a controllo il tipo di assistenza necessaria è riconducibile a quella offerta nelle case protette, quindi ai non autosufficienti. Durante la scorsa settimana ho incontrato numerosi familiari degli ospiti dell’hotel ai quali ho cercato di far capire la situazione e abbiamo organizzato uno sportello di assistenza per cercare una soluzione adatta ad ospitare gli anziani. Ho anche inviato una richiesta alla Regione Marche chiedendo al Governatore Ceriscioli di finanziare i posti disponibili e convenzionati nella struttura di Cerreto d’Esi, segnalando il problema sociale che si sta creando.  Proprio alla luce di questo aspetto che non potrà risolversi in tempi brevi, nell’ordinanza abbiamo deciso di assegnare altri 30 giorni per consentire di trovare la soluzione migliore per gli ospiti e creare, per quanto possibile, il minor disagio”.